L’orto, concreta e silenziosa rivoluzione

francesca alti

Il mio amore per l’estetica e per il concetto proprio degli orti non è di certo un segreto. Amo osservarli e fotografarli e fare domande e capire i perché e scoprire sempre più cose…. Chi mi segue da un po’ di tempo sa che l’estate scorsa ho avuto la fortuna di pubblicare un piccolo lavoro fotografico (e non solo) sugli orti di montagna, grazie a Viviana e Francesca di END edizioni, sensibili all’argomento, che hanno supportato e completato la mia idea.

L’argomento è l’orto domestico di montagna, analizzato fotograficamente da un punto di vista estetico (aspetto importantissimo, come mi ha spiegato Damien Charrance, anche lui sostenitore della cosa, perché grazie agli orti domestici il territorio di montagna acquisisce le sue caratteristiche fisiche di evidente cura ed ordine) e visto anche negli aspetti umani e culturali… Per fortuna l’orto domestico, di montagna e non, è un argomento sentito da tutta la famiglia a dalla comunità, è qualcosa da non abbandonare e da custodire con cura, per passione, per ricordo di chi non c’è più, per amore per se stessi!

In questi anni in cui ho avuto a cuore questo argomento, ho scoperto tantissime cose sulla coltivazione di un orto, sia di tipo tecnico e agricolo, sia di tipo antropologico, umano e psicologico. Mi piace pensare, e dire, che dietro questi piccoli pezzi di terra, curati con amore spassionato, ci sia la rivoluzione e la verità, concetti altissimi che però si mettono in pratica con gesti umili!

La foto-copertina di questo articolo ritrae tre generazioni di donne che, nella stessa famiglia, si occupano del loro orto coltivato oltre i 1000 metri di altitudine, è un’immagine molto forte che ha in sé la cultura della coltivazione famigliare e il passaggio di saperi e di usi tra le generazioni.

Dopo aver appreso quanto sia importante per la vita intera avere e coltivare un orto, finalmente in questo periodo ho trovato qualche pezzo di terra da curare anche io! Si passa dalla teoria alla pratica, ora si tratta di essere all’altezza.

Il libro di cui sopra si chiama “Orti di montagna-chi coltiva la terra crede nel futuro” ed è acquistabile da me o in libreria o domandando a END edizioni! Ristampato di fresco.

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