L’ispirazione

Come trovarla e come lasciare che ti illumini!

la prima foto della storia
la prima foto della storia

In questo blog, come nel mio intero sito, mi piace mettere in evidenza soprattutto la cultura fotografica; materia ancora troppo poco trattata e considerata.

Se sei alle prime armi con la fotografia una delle cose più importanti da fare, mentre si acquisiscono le competenze tecniche, è guardare tantissime foto! Esercizio che sembra facile perché la realtà che ci circonda é fatta di immagini, ma tra queste ci sono quelle banali e mal costruite (tante) e quelle che invece sono pura poesia (pochissime) !

L’abilità da sviluppare è quella di saperle riconoscere e distinguere, per poi creare un gusto personale, una certa educazione e successivamente, col tempo, una propria poetica.

Mentre preparavo la mia educazione fotografica studiavo le immagini dei grandi maestri. Nomi importanti di fotografi del passato come Cartier-Bresson, Kapa, Newton, Diane Arbus. Nomi anche italiani come Basilico, Ghirri, Jodice. Ammirando le loro fotografie capivo l’importanza dello sguardo e della composizione.

I personaggi che mi hanno ispirato successivamente, dopo che avevo assorbito tutto il possibile dai grandi fotografi inavvicinabili, sono stati i grandi fotografi che ho incrociato durante il formarsi della mia carriera, come Verzone e Barrera, Bruna Biamino e altri ancora… per non parlare degli altri colleghi miei coetanei vicini e lontani. Tutti loro mi hanno dato così tanto a livello umano e lavorativo che ancora oggi, quando ho bisogno di ispirazione, di idee nuove e di ricordarmi come si fa in modo pulito e giusto il mio lavoro, vado a vedere quello che fanno loro!

Mi piace prendere tutto quello che posso da chi mi è vicino e da chi stimo, mi fa sentire a contatto con la realtà e questo mi aiuta a lavorare nel miglior modo possibile.
E’ ottimo avere come esempio da seguire quei fotografi che hanno fatto la storia, ma penso che chi vive il tuo tempo può essere una fonte di spunti e confronti molto utile.
Ultimamente, poi, mi sono accorta che chi è più giovane di me ed ha meno esperienza è in grado anch’egli di dare spunti interessanti, mostrarmi cose che non avevo visto, scardinarmi dai meccanismi nei quali ormai sono entrata. Ed ecco quindi che, con umiltà e ascolto, mi lascio “sgrigire” da occhi e sentimenti nuovi!

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