francesca alti

Chi sono

Per attitudine personale ho iniziato a interessarmi alle arti visive fin dall’infanzia, e mi sono avvicinata alla tecnica fotografica già nei primi anni della coscienza, grazie al mio carattere introspettivo ed alla passione di mio padre.

francesca alti
francesca alti

Chi sono

Per attitudine personale ho iniziato a interessarmi alle arti visive fin dall’infanzia, e mi sono avvicinata alla tecnica fotografica già nei primi anni della coscienza, grazie al mio carattere introspettivo ed alla passione di mio padre.

francesca alti
francesca alti

Inizio però a studiare fotografia in modo concreto solo dopo il diploma, in questa materia trovo subito la mia dimensione potendo utilizzare tecnica e creatività in un’unica disciplina.

Svolgo dal 2009 il lavoro di fotografo professionista, dal 2014 in completa autonomia. Ho sviluppato una linea di ricerca personale per cui creo immagini che indagano la realtà naturale. 

I miei soggetti preferiti sono gli alberi, l’erba, i fiori, i sassi, le rocce, l’aria e la neve; elementi banali, ma estremamente ricchi. Il mio scopo è quello di rivelare la verità più profonda della natura, delle persone, delle idee attraverso il mezzo fotografico.

Nelle mie fotografie sono spesso rappresentati luoghi che danno origine a un silenzio interiore che ferma i pensieri abituali per aprirli a riflessioni ed a inquietudini che turbano le certezze.

Attraverso queste immagini ricerco la realtà più concreta che si possa cogliere, che spesso si nasconde in tutto quello che normalmente si dà per scontato, nei piccoli elementi naturali o nei luoghi strettamente legati a noi stessi, che mi piace riportare all’attenzione degli altri per mostrarne l’importanza e la grandezza.

Mi interesso, in qualche modo, delle cose ultime, perché in esse mi riconoscono e perché in esse spariscono i fronzoli e rimane l’essenziale che è la verità.

Dal 2009 ho scelto di vivere in montagna in un paese di 50 anime per seguire questa filosofia di vita e portarla nelle mie opere. Il rispetto della natura, del territorio, delle persone sono concetti che mi appartengono e da cui non posso prescindere.

Dicono di me

Akhet srl
Akhet srl
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“Francesca, con la sua macchina fotografica e la sua sensibilità artistica, ha saputo cogliere gli aspetti più importanti della nostra professione. Siamo molto soddisfatti del servizio corporate che ha sviluppato per il nostro nuovo sito web.”
Paysage à manger - agricoltori in alta quota in Valle d’Aosta
Paysage à manger - agricoltori in alta quota in Valle d’Aosta
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“Francesca Alti è brava perché non è invasiva, si trova il suo spazio senza essere invadente, riuscendo nello stesso tempo ad essere all’interno della situazione e a produrre un risultato di qualità alta. E’ stata molto disponibile ed è venuta incontro alle nostre esigenze in maniera flessibile, sia nei momenti di produzione sia di post produzione. Gentile e competente. Inoltre è appassionata delle cose della terra, che è fondamentale per noi agricoltori!”
Urban Reports
Urban Reports
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Abbiamo conosciuto Francesca lo scorso anno (2018) in occasione del nostro primo workshop di fotografia di paesaggio organizzato in Valle d'Aosta.  Lei è diventata subito il nostro riferimento in quel contesto e la sua partecipazione al laboratorio ci ha permesso di apprezzarne l'approccio fotografico e il suo rapporto con l'ambiente. Fotografa di grande sensibilità, porta il proprio sguardo dentro alle cose per raccontarne l'essenza.
END edizioni
END edizioni
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Abbiamo conosciuto Francesca quando ci ha proposto di pubblicare il suo progetto fotografico “Orti di montagna. Chi coltiva la terra crede nel futuro” e abbiamo subito instaurato con lei una collaborazione molto proficua. Il libro è uscito nel 2017 ed è ancora oggi una delle nostre pubblicazioni a cui siamo maggiormente affezionate. Francesca si muove con delicatezza negli ambienti naturali antropizzati che caratterizzano le nostre Alpi e coglie la profondità del legame che unisce gli esseri umani alla montagna. La stessa sensibilità, la stessa capacità di cogliere gli aspetti più autentici della realtà in cui viviamo si manifesta nelle foto che Francesca Alti ci ha regalato per un progetto editoriale “militante” che ha visto la luce nel 2019. “Stran(i)eri. Storie di alfabetizzazione”. Quest’anno, a riprova della sua versatilità professionale e di una sensibilità visiva del tutto particolare Francesca Alti ha realizzato per noi le fotografie dei dipinti murali presenti nella chiesa parrocchiale di Doues per il romanzo “Ho dipinto le mie malinconie” dello scrittore Federico Zoja (in arte Gregotti) dedicato a due pittori genovesi, Ettore e Guglielmina Mazzini, attivi in Valle d’Aosta nel secolo scorso. Il nostro percorso di editrici di frontiera è destinato anche in futuro, ne siamo più che convinte, a incrociarsi con quello di Francesca che sul confine tra umano e naturale si muove con l’abilità, la delicatezza e la salda determinazione di una equilibrista che non smette mai di meravigliarsi della bellezza del mondo.
Hirondelle Locanda e Bistrò
Hirondelle Locanda e Bistrò
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Era da tempo che volevo rivolgermi ad un professionista che si occupasse del materiale fotografico per il sito internet della mia attività, ma mi tratteneva l'idea di fare fotografare ad uno sconosciuto ciò che avevo personalmente costruito, temendo che non ne cogliesse l'essenza. La professionalità di Francesca e la sua capacità di "guardare in punta di piedi" sono state confermate dal risultato finale che trasmette esattamente le sensazioni che speravo. Il suo lavoro coglie il calore degli ambienti, non riducendoli ad un insieme di semplici cose ma trasmettendo la vita che li abita.
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